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Al chiaro di Luna

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La penombra rivela il suo aspetto al promontorio:

angelico volto dai dolci e lievi pendii,

dama insaziabile di cineree speranze,

scrigno eterno delle umane rimembranze;

una pallida fiaccola si specchia nelle acque,

si impone prepotente nel cielo stellato,

eclissa l'oscurità con regale arroganza,

è il faro degli amanti che si eternano di notte.

Occhi si cercano al chiaro di luna,

si trovano, si perdono, si illudono ancora;

basta l'accenno di un sincero sorriso,

la penombra si squarcia ed è luce sul viso

ed è carezza di labbra che tremano.

 Lorenzo Mullon - 05/02/2014 07:56:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Non si tratta di stigmatizzare nessuna forma di divulgazione, cara Maria, anzi, si tratta di cercare forme alternative di divulgazione.
La mia piccola esperienza, ormai decennale, che cerco sempre di far conoscere, perché mi ha liberato dalla dipendenza dalle case editrici, è di autopubblicare i libri, distribuendoli di persona in giro.
Non ho inventato niente, lo consigliava Walt Whitman, che l’ha fatto per anni. Questo mi ha permesso di vivere bene finora, facendo pure degli incontri fantastici, e di superare questa crisi, che sta portando alla chiusura, purtroppo, di tante librerie. Vivere di poesia si può, i giovani autori lo devono sapere. Distribuisco più di mille libri l’anno, con questo metodo, e sono felice per non dover subire i ricatti psicologici di un sistema assurdo che sembra creato apposta per farci soffrire.
Noi siamo qui per la gioia.

 Maria Musik - 05/02/2014 07:18:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Hai ragione, Mariano. Il confronto con gli altri è inevitabile e, a mio avviso, fondamentale. Per quanto mi riguarda, pur non avendo partecipato ad alcun concorso, non stigmatizzo a priori alcuna forma di divulgazione dei propri scritti... l’importante è mantenersi in contatto con se stessi e con gli altri, non smettere mai di migliorarsi, non sentirsi mai arrivati.
Bella questa poesia. Spero di continuare a leggerti.

 Mariano Menna - 04/02/2014 22:59:00 [ leggi altri commenti di Mariano Menna » ]

Sono fin troppo d’accordo con lei, però purtroppo il contatto col mondo esterno è fondamentale: sarebbe bellissimo non dipendere dal giudizio altrui, ma non si viene giudicati solo nei concorsi, basta far leggere le proprie opere ad una persona estranea. Io mi sfogo con la scrittura e, dunque, per me essa è un’esperienza personale, ma prima o poi ci si deve confrontare con gli altri, se si vuole crescere poeticamente (chiaramente è una mia modestissima opinione)

 Lorenzo Mullon - 04/02/2014 22:43:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Io non so niente, vado a naso, mi sembra che questa bella luna prepotente cerchi uno spazio di libertà.
La dipendenza cronica di scrittori e poeti è quella dal giudizio.
Il problema non sono i concorsi, chissenefrega, ma identificarsi con titoli riconoscimenti etc.
Noi non siamo quel cavolo di opinione che gli altri hanno di noi.
Tutto qui. Buon volo!

 Mariano Menna - 04/02/2014 22:35:00 [ leggi altri commenti di Mariano Menna » ]

In che senso, scusi?

 Lorenzo Mullon - 04/02/2014 22:20:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Beh, con l’aiuto di questa prepotenza lunare ti auguro di salvarti anche dalla concorsite

 Mariano Menna - 04/02/2014 21:50:00 [ leggi altri commenti di Mariano Menna » ]

ti ringrazio! La poesia dovrebbe nutrire gli uomini come il cibo...E si inizia ad aver fame fin da subito: così dovrebbe essere anche per la poesia!

 Roberto Maggiani - 04/02/2014 21:13:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Fa molto piacere trovare giovani che scrivono e per di più in versi. In bocca al lupo per il tuo cammino.

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